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L'Istruttore Cinofilo e i Problemi Comportamentali

COME LAVORO


L’
ISTRUTTORE CINOFILO COMPORTAMENTALISTA, a differenza dell’educatore cinofilo che si occupa solo di educazione (pedagogia), rappresenta la figura professionale abilitata ad agire su problemi comportamentali e patologie comportamentali in  sinergia e collaborazione con il Medico Veterinario Comportamentalista. La sinergia tra Istruttore Cinofilo e Medico Veterinario esperto in problemi del comportamento è fondamentale e le competenze dell'uno non scavalcano, ne' si sovrappongono, a quelle dell'altro.                                                          
                                                                
I
PROBLEMI COMPORTAMENTALI rappresentano la prima causa di abbandono da parte dei proprietari, che spesso riportano il cane nei canili o dagli allevatori. La maggior parte dei comportamenti sgraditi vengono appresi fin dai primi mesi di vita e si consolidano nel tempo. Occorre dire pero' che l’insorgenza di quasi tutti i disturbi comportamentali - o buona parte di essi - puo' essere evitata se si instaura una corretta e congrua relazione tra cane e proprietario.

Per disturbi comportamentali s’intendono sia i comportamenti indesiderati sia quei comportamenti che rappresentano vere e proprie patologie.
La valutazione e la gestione dei problemi comportamentali è di pertinenza del Medico Veterinario Comportamentalista, che si occupa di formulare una diagnosi e di individuare il protocollo terapeutico più appropriato. Questo è giustificato dal fatto che  esiste una stretta relazione tra la salute fisica, l’assetto emozionale e cognitivo dell’animale ed il suo comportamento. Cio' premesso, risulta ovvio che solo professionisti con una formazione ed una preparazione adeguata possono affrontare questo delicato ambito della Medicina Veterinaria.

E’ importante comprendere che la maggior parte dei problemi comportamentali può essere trattata ed e' doveroso tentare sempre la strada della guarigione. A vantaggio del proprietario, che riuscirà ad avere un rapporto meno problematico con il suo cane, e del cane stesso, che potrà migliorare e tornare ad essere un cane più sereno.

Quando un soggetto sviluppa problemi o deficit evolutivi (disturbi dell’età evolutiva), comportamenti inadeguati e/o patologici, ha bisogno di interventi che lo aiutino ad uscire dal problema e che aiutino cane e  proprietario ad instaurare una convivenza più serena. Occorre quindi intervenire per stimolare il cambiamento tramitre il sostegno affettivo, aumentando le conoscenze del cane, perfezionando la comunicazione tra cane e proprietario, diminuendo i fattori di criticita' e promuovendo la gratificazione di entrambi.

Il ruolo dell'Istruttore (psicoterapeuta) è quello di pianificare, insieme al Veterinario Comportamentalista (psichiatra), un percorso di riabilitazione comportamentale per risolvere quei problemi che possono andare dal semplice abbaio eccessivo alle varie forme di "aggressività" piu' o meno complesse, paure e fobie. Teniamo sempre presente che un cane con reazioni anomale, qualsiasi ne sia la fonte, non è un cane sereno. E sarà compito dell' Istruttore guidare i proprietari a conoscere le caratteristiche etologiche, i bisogni e l'espressione comportamentale del proprio amico a quattro zampe.

Per modificare un comportamento, il medico veterinario comportamentalista ricorre alla
TERAPIA COMPORTAMENTALE, che riconosce in molti casi un approccio farmacologico e quasi sempre il supporto di un Educatore-Istruttore competente.

La eventuale prescrizione del farmaco psicoattivo da parte del Veterinario e l'approccio psico-educativo da seguire da parte dell' Istruttore vengono scelti in base alla diagnosi formulata, allo stato di salute del paziente e alla valutazione dell’efficacia del farmaco prescelto per il disturbo diagnosticato. I farmaci psicoattivi sono estremamente utili per il trattamento delle alterazioni piu' gravi del comportamento animale, tuttavia la maggiore efficacia della terapia si ottiene quando viene attuata/associata una corretta gestione dell’animale nell’ambiente, sia domestico che sociale, grazie all'aiuto di un Educatore-Istruttore Comportamentalista professionista.

Difficile è stabilire a priori la durata esatta del trattamento educativo-comportamentale poiché dipende dalla gravità del disturbo, dal tipo di farmaco eventualmente usato, dalla risposta del paziente all'approccio comportamentale. In genere sono necessarie parecchie settimane di terapia e talvolta molti mesi. La capacità dei proprietari di seguire con costanza le procedure stabilite nella terapia comportamentale influisce sulla durata del trattamento.
                                                                            

                                                                                       

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