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Il gioco nel cane

Approfondimenti


                        IL BINOMIO CANE - GIOCO

Il gioco rappresenta per il cucciolo una attivita' preziosa per poter mettere in atto tutta una serie di comportamenti che gli saranno propri per tutta la vita adulta: il giocare insieme ad altri cani e/o umani è una vera e propria scuola di vita, fondamentale per imparare ad esprimere e modulare il proprio linguaggio, fatto di un' infinita serie di messaggi posturali ed espressivi, e divenire così un animale "sociale". Le classiche goffe lotte tra cuccioli avvengono già nella terza settimana di vita e, man mano che le capacità di coordinazione fisica aumentano, ecco che il cane inizia ad esprimersi sempre meglio, proprio come un bimbo che impara a parlare emettendo all'inizio suoni incomprensibili destinati poi a divenire "frasi compiute" col tempo e la pratica.

Le relazioni sociali tra i cuccioli si formano e si mantengono attraverso il gioco e i comportamenti agonistici che ne seguono. Ad un atteggiamento per così dire 'corretto' seguirà una risposta da parte dell'altro cane appropriata e viceversa. Anche i cuccioli imparano dai propri errori. Un esempio classico è l'acquisizione del morso inibito, cioè la capacità di controllare la pressione esercitata dalle mandibole: questo tipo di apprendimento è frutto dell'interazione con gli altri individui della cucciolata che, una volta morsi, si ritraggono, vocalizzano o reagiscono in maniera proporzionale al dolore percepito. Stringere troppo e causare dolore ha come risultato l'interruzione di un'attività piacevole e quindi imparare a controllare la pressione delle mandibole significa poter continuare a giocare e , quindi, a divertirsi. Le interazioni con il resto della cucciolata e con la mamma nelle prime settimane di vita, perciò, forniscono al cucciolo le basi fondamentali per imparare a controllare le proprie reazioni; tutto ciò contribuirà a rendere l'animale più "aperto" ed equilibrato rispetto ai cambiamenti e ben predisposto a ricevere ed imparare i nuovi e futuri insegnamenti da parte del proprietario.

Molti problemi di comportamento, tipicamente caratterizzati dalla mancanza o scarsità di autocontrollo, si manifestano in cani adottati troppo precocemente ovvero al di sotto delle 8 - 9 settimane di età. Il mancato controllo del morso, in particolare, può influire negativamente sulla relazione con i proprietari fin dai primi momenti dopo l'adozione e peggiorare con il tempo, se non affrontato adeguatamente: i cuccioli con questo problema affondano i denti durante le interazioni giocose con le persone causando ferite e rendendo il rapporto coi nuovi coinquilini piuttosto problematico. Le reazioni dei proprietari, che spesso non conoscono le tecniche per correggere quest'atteggiamento sbagliato, hanno frequentemente l'effetto contrario ovvero rinforzano (consolidano) questo comportamento portando a un progressivo peggioramento della situazione. Sia gridare che tentare di calmare con le carezze un cucciolo che non controlla il morso durante il gioco rappresenta per l'animale un segno di consenso, non di negazione, pertanto egli si sente autorizzato a continuare. Un altro problema tipico di adozioni precoci è l'eccesso di esuberanza che può anche sfociare in atteggiamenti talora aggressivi.

Per questi motivi è estremamente importante che i cuccioli rimangano insieme ai fratelli e alla madre almeno fino alla fine dell' ottava settimana di vita, pertanto il consiglio e' di adottare un cucciolo mai prima della nona settimana di vita. Al di là di questo, tutti gli atteggiamenti del cucciolo che risultano "problematici" agli occhi del proprietario dovrebbero essere riferiti al medico veterinario di fiducia che può instradare verso una migliore e più serena gestione del nuovo membro di famiglia, grazie anche alla professionale competenza di educatori esperti e qualificati.

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